Parte una campagna (con annessa raccolta fondi) intitolata No Hate Words, Only Love Speech.
Le parole, si sa, sono pietre. E spesso uccidono, proprio come le pietre.
Troppi ormai i casi di cyberbullismo per ignorarli. Come la storia di Carolina, morta sucida a 14 anni per un video.
Allora, ecco la campagna No Hate, per dire che si possono usare parole prive di odio e disprezzo, una volta tanto.
E' promossa dalla ONG Aicem, che si occupa di educazione ai diritti umani e di inclusione sociale.
Per saperne di più clicca qui
Fonte: openmag.it
Nessun commento:
Posta un commento