Nel momento in cui nel nostro Paese sono in corso le selezioni per l'accesso ai corsi universitari a numero chiuso, viene da chiedersi se il dettato costituzionale venga rispettato quando ne parla come di un "diritto inalienabile, pieno ed esigibile".
C'è da chiedersi se il figlio del ciabattino di Noto o quello del pastore sardo abbiano gli stessi diritti del figlio del professionista di Torino o di Roma.
Ma siccome è bene riflettere avendo dei dati alla mano, ecco un articolo di Giuseppe Catalano sul diritto allo studio in Italia.
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