martedì 20 settembre 2016

IL DIRITTO ALLO STUDIO IN ITALIA

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Nel momento in cui nel nostro Paese sono in corso le selezioni per l'accesso ai corsi universitari a numero chiuso, viene da chiedersi se il dettato costituzionale venga rispettato quando ne parla come di un "diritto inalienabile, pieno ed esigibile".

C'è da chiedersi se il figlio del ciabattino di Noto o quello del pastore sardo abbiano gli stessi diritti del figlio del professionista di Torino o di Roma.

Ma siccome è bene riflettere avendo dei dati alla mano, ecco un articolo di Giuseppe Catalano sul diritto allo studio in Italia.

Per leggerlo clicca qui

lunedì 19 settembre 2016

DOMANI A PESARO SI PARLA DI LIBERTA' DELL'INFORMAZIONE

Carlo Magnani

Domani 20 settembre alle ore 17, presso la sala del Consiglio Comunale di Pesaro (Piazza del Popolo 1), il professor Carlo Magnani dell'Università di Urbino "Carlo Bo" parlerà sul tema:

La libertà dell'informazione

domenica 18 settembre 2016

CARLO AZEGLIO CIAMPI E I DIRITTI DELLE MINORANZE RELIGIOSE

Carlo Azeglio Ciampi

E' scomparso Carlo Azeglio Ciampi, un Grande Uomo e un Grande Presidente.

Lo ricordiamo con una recensione di Gianfranco Macrì al volume "La libertà delle minoranze religiose" che il Presidente pubblicò nel 2009 come rivisitazione di un suo testo giovanile.

Per leggere il commento di Gianfranco Macrì clicca qui

Fonte: filosofiainmovimento.it

domenica 11 settembre 2016

SUMMER SCHOOL SULLE QUESTIONI LGBT ALL'UNIVERSITA' DI MACERATA



L'Università di Macerata propone una Summer School dal titolo "Le nuove frontiere del diritto e della politica: questioni LGBT.

Il periodo dal 21 al 24 settembre.

Iscrizioni (gratuite) fino al 14 settembre.

Per saperne di più clicca qui

Per scaricare al locandina clicca qui

Fonte: unimc.it




mercoledì 7 settembre 2016

IL DISCORSO DI RE HARALD DI NORVEGIA CONTRO L'INTOLLERANZA



Il 1° settembre re Harald di Norvegia ha commosso i norvegesi e il mondo intero (o almeno quella parte che non semina odio e intolleranza) col suo discorso a favore della tolleranza.

Per leggere alcuni passi e un commento clicca qui

Fonte: repubblica.it

lunedì 5 settembre 2016

RIPROPONIAMO L'INTERVISTA DI UN ANNO FA AL DIRETTORE DI CHARLIE HEBDO



Viste le polemiche sulle recenti vignette pubblicate da Charlie Hebdo, riproponiamo l'intervista al direttore Gerard Biard, di un anno fa, in cui viene spiegato con chiarezza il senso di ciò che il giornale satirico francese intende fare, lo scopo che si prefigge.

Ascoltarlo servirà a capire, anche le vignette di oggi. 

E anche le prossime, finché ci saranno.

La preoccupazione, quella vera, è che presto o tardi le vignette - belle o brutte non conta, non deve contare - non ci saranno più, perché qualcuno avrà deciso il limite da non superare, e quel limite - deciso da alcuni "più uguali degli altri" - sarà imposto a tutti.

Auguri a chi, allora, dovrà battersi per riottenere ciò che noi ci saremo fatti scippare.

domenica 4 settembre 2016

DALLA PARTE DI CHARLIE HEBDO: ECCO PERCHE'



Non si placa la polemica sulla vignetta apparsa su Charlie Hebdo per commentare il terremoto di Amatrice.

Pur sapendo di assumere una posizione scomoda, distante rispetto alle tanti voci indignate, ribadiamo la libertà di espressione e di stampa come bene supremo di una democrazia.

Per difendere i vignettisti si potrebbe sottolineare che la vignetta non è stata capita, anche per la presenza di giochi di parole che difficilmente si potrebbero tradurre ("gratinées", ad esempio, significa che gli edifici erano costruiti con la sabbia e "penne" sta per "pena, sofferenza").

Ma se ci limitassimo a questo, il pericolo sarebbe in agguato.

La libertà di espressione non può fondarsi sulla intelligibilità di una vignetta, né sul gusto condiviso (qualcosa di analogo al comune senso del pudore di un tempo), e neppure sulla capacità di far ridere (ve l'immaginate una censura che valuta se una vignetta fa ridere o no?).

La libertà di espressione va tutelata a prescindere, così come è tutelata la scelta di non comprare (o di cestinare) il giornale che pubblica queste vignette.

La libertà non può avere censori, anche quando è scomoda. Soprattutto quando è scomoda.

Lo spiegano bene, da due diversi punti di vista, gli articoli che proponiamo.

Per leggerli clicca qui e qui

Fonti: glistatigenerali.com; corriere.it  

sabato 3 settembre 2016

IL FERTILITY DAY: ALCUNI COMMENTI

Alcune cartoline della contestata campagna

Ci sarebbe molto da dire sulla campagna per il Fertility day, promossa e fortemente difesa dal ministro Beatrice Lorenzin:

intanto l'invito a una procreazione da giovani (ma, per inciso, la ministra Lorenzin che l'ha proposta ha avuto la sua coppia di gemelli a 44 anni: insomma, bisogna fare i figli da giovani, ma che siano gli altri a farli, ché io tengo da fare...) ha un richiamo netto alla difesa della stirpe di marca fascista;

il richiamo alla Costituzione è quanto meno imbarazzante: dove, signora ministra, "la Costituzione tutela la procreazione cosciente e responsabile"? Ce lo faccia sapere, perché a noi poveri cittadini sfugge l''articolo in questione;

lo slogan "la bellezza non ha età, la fertilità sì" ha un chiaro e netto riferimento alle fecondazioni assistite, chiodo fisso della ministra.

Tanto altro ci sarebbe da dire; ma lasciamo che sia Cinzia Sciuto a farlo, qui

Fonte: animabella.it

VIETARE O NO IL BURKINI? IL COMMENTO DI CINZIA SCIUTO

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Un commento di Cinzia Sciuto sul recentissimo dibattito bukini sì/burkini no.

Per leggerlo clicca qui

Fonte: animabella.it