sabato 4 giugno 2016

SE GLI SQUADRONI DELLA MORTE ENTRANO IN AZIONE NELLA CIVILISSIMA PARMA

Mohamed Habassi

La notizia è di qualche giorno fa: Mohamed Habassi, trent'anni, tunisino disoccupato è stato torturato (come chiamare altrimenti la recisione dell'orecchio, del naso, di due dita?) e ucciso da un commando di italiani e rumeni (i primi, rei confessi, anche ideatori, gli altri semplice "manovalanza").

Mohamed non era amato dal vicinato, ascoltava musica ad alto volume.

I motivi della tortura e dell'omicidio non sono ancora chiari. 

Ma l'aspetto sconcertante e drammatico è che, nel sentire comune raccontato dalle cronache, il fatto che la vittima fosse un disturbatore, maleducato e disoccupato viene letto come una attenuante - se non una scusante - per gli esecutori del delitto. 

Resta un figlio, già orfano di madre per un incidente stradale.

Una vita già segnata.

Per saperne di più clicca qui

Fonte: ilmanifesto.info



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